Il parco occupa un'area di quasi 650 ettari ( un ettaro = 10.000 mq) e nasce per salvaguardare un territorio caratterizzato da una spiccata vocazione agricola e dalla presenza di numerosi nuclei rurali, omogeneamente distribuiti, costituiti da cascine di antica origine.
Il parco è stato ideato con l’intento di attenuare gli effetti della progressiva urbanizzazione del nostro territorio e per salvaguardare campi coltivati, boschetti e filari di gelsi che costituiscono una importante testimonianza delle nostre radici culturali.
Il parco prende il nome dalla bella e antica cascina Cavallera che si trova al centro dell’area.
Il procedimento per l’istituzione del parco è iniziato nel 2003 con l’adesione ad un protocollo d’intesa dei comuni interessati. Per motivi puramente tecnici, per ora, il comune di Monza, peraltro interessato solo da una piccola area, non è entrato nel parco anche se inizialmente era prevista la sua adesione.
Dopo la firma della convenzione tra i comuni il 27 Febbraio 2009, la provincia ha formalmente riconosciuto il Parco Agricolo della Cavallera nel Marzo del 2009.
Il parco è stato ideato con l’intento di attenuare gli effetti della progressiva urbanizzazione del nostro territorio e per salvaguardare campi coltivati, boschetti e filari di gelsi che costituiscono una importante testimonianza delle nostre radici culturali.
Il parco prende il nome dalla bella e antica cascina Cavallera che si trova al centro dell’area.
Il procedimento per l’istituzione del parco è iniziato nel 2003 con l’adesione ad un protocollo d’intesa dei comuni interessati. Per motivi puramente tecnici, per ora, il comune di Monza, peraltro interessato solo da una piccola area, non è entrato nel parco anche se inizialmente era prevista la sua adesione.
Dopo la firma della convenzione tra i comuni il 27 Febbraio 2009, la provincia ha formalmente riconosciuto il Parco Agricolo della Cavallera nel Marzo del 2009.
IL PARCO IN BREVE
Anno istituzione: 2009
Superficie : 650 ettari
Comuni: Arcore, Concorezzo, Villasanta, Vimercate
Provincia : Milano
Ente Gestore: Consorzio con il Comune di Vimercate come capofila
Sede : Comune di Vimercate
Anno istituzione: 2009
Superficie : 650 ettari
Comuni: Arcore, Concorezzo, Villasanta, Vimercate
Provincia : Milano
Ente Gestore: Consorzio con il Comune di Vimercate come capofila
Sede : Comune di Vimercate
IL PARCO ED I VANTAGGI PER I CITTADINI
Nelle nostre zone congestionate dal traffico, dall’industrializzazione e dall’espansione delle aree edificate è fondamentale porsi il problema della qualità della vita presente e futura. Abbiamo bisogno di uno strumento urbanistico quale è il parco (PLIS) affinché tuteli meglio le aree verdi e le renda facilmente accessibili: non si vive di sole auto, play station e TV. L’istituzione del Parco faciliterà la fruizione del verde grazie ad aree attrezzate, piste ciclabili e pedonali che collegheranno i vari paesi con tragitti alternativi. Il tutto in mezzo a piacevoli panorami agricoli con lo sfondo delle Grigne, del Resegone e del lontano Monte Rosa.
Il Parco migliorerà anche la qualità dell’aria e del clima locale mitigando la temperatura estiva.
Nelle nostre zone congestionate dal traffico, dall’industrializzazione e dall’espansione delle aree edificate è fondamentale porsi il problema della qualità della vita presente e futura. Abbiamo bisogno di uno strumento urbanistico quale è il parco (PLIS) affinché tuteli meglio le aree verdi e le renda facilmente accessibili: non si vive di sole auto, play station e TV. L’istituzione del Parco faciliterà la fruizione del verde grazie ad aree attrezzate, piste ciclabili e pedonali che collegheranno i vari paesi con tragitti alternativi. Il tutto in mezzo a piacevoli panorami agricoli con lo sfondo delle Grigne, del Resegone e del lontano Monte Rosa.
Il Parco migliorerà anche la qualità dell’aria e del clima locale mitigando la temperatura estiva.
IL PROGETTO FILIERA DEL PANE
Si tratta di un progetto innovativo, quasi unico nel panorama italiano, promosso dalla Rete dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) della Brianza.
I GAS sono gruppi costituiti da famiglie, associazioni o singoli cittadini che si associano per fare acquisti secondo precisi criteri di tipo sociale e ambientale; sono “solidali” perchè decidono di utilizzare il concetto di solidarieta' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.
Il progetto “Filiera del pane” si ripromette la creazione di una filiera produttore-consumatore per la produzione del pane. Sono già stati individuati alcuni terreni presenti all'interno del Parco della Cavallera da destinare alla coltivazione biologica del grano che servirà per produrre pane bio da distribuire nei comuni del parco. Il progetto della filiera introduce vari elementi positivi dal punto di vista sociale e ambientale:
- la riconversione dei terreni all’agricoltura biologica
- la rivalutazione del legame tra prodotti e territorio, importante per sensibilizzare alla conservazione dell'ambiente
- Il contenimento dell’effetto serra grazie a un minore immissione di CO2 in atmosfera per effetto della riduzione del percorsi per trasportare le materie prime e l’aumento di sostanza organica (quindi di CO2), trattenuta nei terreni.
Si tratta di un progetto innovativo, quasi unico nel panorama italiano, promosso dalla Rete dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) della Brianza.
I GAS sono gruppi costituiti da famiglie, associazioni o singoli cittadini che si associano per fare acquisti secondo precisi criteri di tipo sociale e ambientale; sono “solidali” perchè decidono di utilizzare il concetto di solidarieta' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.
Il progetto “Filiera del pane” si ripromette la creazione di una filiera produttore-consumatore per la produzione del pane. Sono già stati individuati alcuni terreni presenti all'interno del Parco della Cavallera da destinare alla coltivazione biologica del grano che servirà per produrre pane bio da distribuire nei comuni del parco. Il progetto della filiera introduce vari elementi positivi dal punto di vista sociale e ambientale:
- la riconversione dei terreni all’agricoltura biologica
- la rivalutazione del legame tra prodotti e territorio, importante per sensibilizzare alla conservazione dell'ambiente
- Il contenimento dell’effetto serra grazie a un minore immissione di CO2 in atmosfera per effetto della riduzione del percorsi per trasportare le materie prime e l’aumento di sostanza organica (quindi di CO2), trattenuta nei terreni.